Il museo dedicato alla sfragistica è situato ai margini del centro storico, nella Palazzina delle Arti, costruita nel 1924 in stile neo-medievale sul sito dell’antico convento dei Paolotti.
Istituito nel 2000, il museo nacque per ospitare la colossale collezione di matrici e impronte di sigillo assemblata dai coniugi Capellini durane la seconda metà del ’900, e da poco donata al comune; nel 2013, esso è stato ulteriormente arricchito grazie alle donazioni della Collezione Fiocchi Banfi e della Collezione Maulella.
Il Museo propone un percorso espositivo, di recentissimo riallestimento (ottobre 2023), strutturato in quattro sale: la Sala 1, più ampia, è organizzata su base cronologico-geografica, ed espone reperti provenienti da ogni parte del mondo, dal IV millennio a.C. all’Età Contemporanea; la Sala 2, più piccola, è invece organizzata su base tematica, e ospita soprattutto reperti realizzati dall’800 in avanti; ai reperti di provenienza orientale è invece dedicata la Sala 3; l’ultima Sala è dedicata, infine, a un percorso di tipo tattile.
I reperti provenienti dall’area del Vicino Oriente Antico ammontano a una decina, e ad essi vanno aggiunte altre matrici ed impronte di sigillo provenienti dall’Egitto. Accanto a questi oggetti, il Museo Civico del Sigillo di La Spezia conserva anche un archivio dei coniugi Capellini, che ricostruisce anni di studi della materia e le vicende formative della loro prestigiosa collezione.
Collezione del Museo del Sigillo
La collezione del Museo del Sigillo, composta da oltre 1800 pezzi, vede il suo corpo principale nella “Collezione Capellini”, assemblata dai coniugi Euro e Lilian Capellini in oltre trent’anni di lavoro e poi donata al comune di La Spezia. Nata con l’obiettivo di essere una rappresentazione più completa possibile dell’intera storia della sfragistica, essa è ad oggi la più ampia e completa collezione a tema del mondo. Con materiale datati dal IV millennio a.C. all’Età Contemporanea, provenienti da Mesopotamia, Egitto, Cina, Giappone, Europa, America Precolombiana e Nord America, essa permette in effetti di delineare una storia completa del sigillo attraverso i secoli. Di gran pregio sono i numerosi esemplari realizzati, tra ’800 e ’900, da Lalique e Fabergé. Il Museo del Sigillo ha poi beneficiato, recentemente, della donazione di altre due piccole ma importanti collezioni: la Collezione Fiocchi Banfi e la Collezione Maulella, che hanno arricchito il patrimonio dell’istituzione sollecitando un riallestimento delle sale di esposizione.
Il corpus di reperti provenienti dal Vicino Oriente Antico si compone di una decina di sigilli con relative impronte, datati dal IV millennio a.C. all’Epoca Achemenide; a questi si aggiungono altri materiali analoghi provenienti dall’Egitto. Accanto a questi oggetti, il Museo Civico del Sigillo di La Spezia conserva anche un archivio dei coniugi Capellini, che ricostruisce anni di studi della materia e le vicende formative della loro prestigiosa collezione.
Euro Capellini
Euro Capellini, collezionista e mercante d’arte, nacque a La Spezia il 21 febbraio 1927 e trascorse la giovinezza a Manarola, sposandosi nel 1956 con l’argentina Lilian Gary. Uomo poliedrico e versatile, a partire dagli anni Settanta dedicò ogni interesse all’arte, aprendo la Casa Editrice Vallardi, che poi sarebbe divenuta Galleria d’Arte Vallardi. La frequentazione di importanti artisti e pittori, locali e internazionali, accese nei due coniugi l’interesse per gli oggetti d’arte e di antiquariato, che culminò con la fondazione per volontà della coppia del mercato antiquario “Cercantico”. I Capellini, animati dalla curiosità per l’arte, raccolsero una collezione sfragistica composta di circa 1.500 pezzi, di varia provenienza ed epoca. La donazione dei sigilli al Comune di La Spezia da ebbe luogo nel 1999 e permise la creazione del Museo del Sigillo, situato nella “Palazzina delle Arti”. Euro Capellini morì nel 2018 nella città ligure.