Il museo è ospitato fin dall’anno della sua istituzione, il 1960, nel quattrocentesco Convento di Sant’Agostino, i cui chiostri costituiscono al contempo sede e parte del percorso espositivo. Esso si compone di alcune sezioni, organizzate per tematica e cronologia: la Sezione Archeologica, la Sezione Artistica, la Sezione Cartografica, la Sezione Musicale e un allestimento etnografico, oltre a una collezione di recentissima acquisizione di macchine da scrivere.
Ai reperti provenienti da Egitto e Vicino Oriente Antico è riservato un ampio spazio espositivo nella Sezione Archeologica, di recente allestimento: esso è frutto, infatti, dell’acquisizione per via testamentaria nel 2019 della Collezione Burri, integrata di lì a poco dal dono di reperti da parte dei coniugi Lucchi-Campari.
Collezione egizia del Museo Civico di Crema e del Cremasco
collezione di reperti di provenienza egizia, cui si aggiungono tre mattoni iscritti di provenienza mesopotamica. La collezione vede la sua nascita nel 2019, grazie al lascito testamentario dell’insigne cremasca Carla Burri, che fa dono al museo dei suoi tesori archeologici. In seguito, la collezione viene ampliata dalle donazioni dei coniugi Lucchi-Campari, che seguono l’esempio dell’amica Burri. Il corpus della collezione è costituito da oltre duecento reperti provenienti dall’Egitto, datati dal neolitico all’epoca islamica.